
“La chiusura di un noto stabilimento balneare locale ha sollevato polemiche ingiuste nei confronti dell’Amministrazione comunale che, si precisa, nulla poteva interferire sull’attività d’indagine svolta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V., la quale ha accertato numerosi inadempimenti da parte dei gestori, provvedendo così al sequestro e allo sgombero dell’intera area.
Appare, quindi, assurdo affibbiare all’Amministrazione comunale colpe o responsabilità in relazione a tale vicenda. Il mancato rispetto della normativa ambientale, paesaggistica ed antisismica, di per sé, rappresenta un illecito che comunque nel caso di specie dovrà essere, poi, accertato e verificato dall’Autorità Giudiziaria a cui tutti Noi dovremmo affidarci, evitando assurde contese sui social network che nulla apportano alla crescita del territorio.
Emettere sentenze varie contro tutto e tutti evidenzia solo la grande confusione che regna in merito a determinati temi che probabilmente, affrontati in maniera differente, aiuterebbero il Nostro Paese a crescere sotto tutti i punti di vista”. Il sindaco Avv. Francesco Lavanga
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