The Report Zone

Notizie e Reportage

Il Mondragone City lascia lo stadio Conte: accuse durissime all’amministrazione comunale Campoli: “Non siamo il bancomat di nessuno. Stiamo cercando un nuovo stadio per la stagione 2025/2026”

 

 

Il Mondragone City lascia lo stadio Conte: accuse durissime all’amministrazione comunale
Campoli: “Non siamo il bancomat di nessuno. Stiamo cercando un nuovo stadio per la stagione 2025/2026”

 

Mondragone – È un fulmine a ciel sereno quello che scuote la comunità sportiva locale: il Mondragone City ha ufficialmente abbandonato la gestione dello stadio “Conte”, con dichiarazioni durissime rivolte all’amministrazione comunale. A comunicarlo è stato il patron del club, Alfredo Campoli, che in una nota diffusa poche ore fa non ha risparmiato accuse e parole amare.

 

Lasceremo la gestione dello stadio Conte. Il Mondragone City non è più il bancomat per le altre associazioni, molte delle quali sono insolventi con noi”, ha dichiarato Campoli, puntando il dito contro l’ente comunale.

 

Nel mirino del presidente ci sarebbe la gestione poco trasparente e inefficace dell’impianto sportivo, con l’amministrazione accusata di non aver mai indetto una gara pubblica per l’assegnazione della struttura, richiesta da anni dal club. 

Come tutte le cose di questo ente e incapace di gestire anche una semplice gestione di un impianto sportivo , ma per semplice scopo di favorire ha aggiunto Campoli – concessi a persone e personaggi che hanno fatto lucro con un bene comunale, mentre noi ci occupavamo delle spese, della manutenzione, e persino degli stipendi del custode e del personale delle pulizie”.

 

Uno degli aspetti più critici sottolineati è proprio la perdita di lavoro per il personale impiegato nello stadio, che da lunedì si troverà senza occupazione, secondo quanto riportato dallo stesso presidente.

 

La decisione del club segna un punto di svolta: il Mondragone City disputerà le partite casalinghe del campionato 2025/2026 in un altro comune, pronto ad accogliere la squadra e a garantire le condizioni necessarie, in attesa che si chiarisca il futuro dello stadio Conte.

Le parole finali di Campoli sono un vero e proprio atto d’accusa:

“L’unico divertimento della popolazione è stato distrutto per mancanza di coraggio e per i soliti favoritismi. Dimettetevi, siete la vergogna del paese”.

 

 

Al momento, nessuna risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale, ma la vicenda ha già acceso il dibattito in città e sui social, dove molti tifosi esprimono amarezza per l’ennesimo strappo tra sport e istituzioni.

 

Nei prossimi giorni si attendono sviluppi e, forse, un chiarimento da parte del Comune. Intanto, il Mondragone City guarda avanti, pronto a iniziare altrove un nuovo capitolo della propria storia calcistica.

TIENITI AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DELLA CITTA’, CLICCA SUL LOGO QUI SOTTO E SEGUI LA PAGINA “QUESTO E’ MONDRAGONE”