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Gens Mamiliana, una nuova epigrafe conferma la loro influenza a Suessa

 

Gens Mamiliana, una nuova epigrafe conferma la loro influenza a Suessa

(di Marco Gallo) Durante i lavori nell’area archeologica di Sessa Aurunca, Luca Mennillo e Basilio Vernile hanno ritrovato l’epigrafe di Crispino,un reperto che confermerebbe alcuni fatti storici locali. Esaminata dallo storico Marco Ceci, è stato da subito individuato il nome “Crispinus” inciso sulla modanatura superiore.

 

 

L’epigrafe recita così:

CRISPINI

L(UCIO) MAMILIENO CRISPINO

V(IRO) P(ERFECTISSIMO) SACERDOTI

SANCTISSIMARUM FORTUNARUM

CURATORI SACRO IUDICIO

PROMOTO PATRAE ATQUAE

ETIAM CIVITATIS SINUESSANAE

OMNIS ONORIBUS FUNCTO

OB MERITUM ORIGINIS

SUAE SED ET LABORUM

SUORUM UNIVERSI CIVES

PATRONO PRAESTANTISSIMO

STATUAM PO[NEN]DAM

[ ̶  DE] CREVERUNT

Si tratterebbe di un pezzo fondamentale dell’epigrafe che mancava da circa cinquant’anni. Lo stesso è stato analizzato successivamente dall’archeologo Umberto Soldovieri che ha confermato quanto constatato da Ceci, anche confrontandolo con la documentazione storica a supporto.

 

 

 

L’epigrafe di Crispino risultava scomparsa da mezzo secolo, e con il suo ritrovamento si è appurato definitivamente il ruolodecisivo che ha avuto Lucio Mamilieno Crispino nella vita politica e religiosa di Suessa (antica città degli Aurunci sconfitti e saccheggiati da Roma tra il 340 a.C. e il 315 a.C.). Crispino era un sacerdote del culto di Fortuna Augusta e Curator Patriae, un amministratore della città che venne onorato con una statua collocata probabilmente nel foro: attuale piazza Tiberio di Sessa Aurunca.

 

 

Marco Ceci, infatti, ha spiegato che dal testo si evincono chiaramente gli incarichi avuti da Crispino: lo status, il forte legame religioso e la centralità delle decisioni politiche della famiglia di magistrati più influente del III e IV sec. d.C., la “Gens Mamiliana”. Gli stessi vengono menzionati anche in un’altra epigrafe scomparsa della chiesa di Sant’Eufemia.

Il nuovo reperto archeologico verrà analizzato ed esposto nel nuovo Museo Nazionale di Sessa Aurunca, a beneficio dei cittadini e di coloro che vorranno scoprire le bellezze della storiadei popoli che hanno calpestato le terre di Roma e della gloriosa Sinuessa.

 

 

 

 

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