
Si è aperta con grande successo di pubblico e unanime apprezzamento la mostra “Devianze”. L’evento ha visto protagonisti due tra gli artisti più riconosciuti del panorama campano contemporaneo: Pasquale Sorrentino e Domenico Merenda.
Un percorso intenso, coinvolgente, capace di mettere in dialogo due voci artistiche profondamente diverse, ma straordinariamente complementari, nella lettura del tema della devianza nella società odierna.
L’inaugurazione della mostra, avvenuta in un clima di partecipazione viva e sentita, ha registrato una grande affluenza di visitatori, tra appassionati d’arte, critici, studiosi e cittadini, tutti profondamente colpiti dalla forza espressiva delle opere esposte.
Nel loro intervento introduttivo, i rappresentanti delle istituzioni -in particolare il sindaco Saturnino Augusto Di Benedetto e il prosindaco Stefano D’Alterio- hanno sottolineato l’importanza della location del Castello di Francolise, come luogo sempre più attrattivo e ricercato dagli artisti.
I relatori hanno inoltre elogiato il coraggio degli artisti nell’affrontare un argomento così attuale e spinoso come quello della devianza, ponendolo al centro di un discorso estetico e umano al tempo stesso.
Pasquale Sorrentino, con le sue opere di pittoscultura, ha raccontato l’umanità marginale con un’energia materica densa e drammatica, dando voce a storie spesso invisibili. Le sue sculture e superfici pittoriche hanno saputo restituire la fragilità e la forza di chi vive ai bordi del sistema sociale.
Domenico Merenda, con un approccio più istintivo e gestuale, ha incantato i visitatori per la sua capacità di scomporre e reinventare il figurativo, facendo emergere visioni sospese tra realtà e disintegrazione, dove l’identità si spezza e si ricompone in un atto pittorico liberatorio.
A colpire in maniera trasversale tutti gli astanti è stata proprio l’armonia tra differenze: due poetiche, due percorsi, due modalità di fare arte che si sono incontrati senza mai sovrapporsi, ma arricchendosi a vicenda. Un dialogo visivo che ha mostrato come la diversità, anche nell’arte, non solo è possibile, ma è auspicabile: fertile, provocatoria, necessaria.
Devianze si è così imposta come una delle mostre più significative del panorama artistico locale dell’ultimo periodo, confermando l’importanza dell’arte come spazio di interrogazione e resistenza. Un evento destinato a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva e che, a giudicare dalla risposta del pubblico, meriterebbe di essere riproposto anche in altri contesti, per continuare a generare pensiero e bellezza. La mostra sarà aperta fino al 3 agosto. È visitabile dalle 18.00 alle 21.00 e su appuntamento (info: 3285584241).
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