
(di Marco Gallo) Si è tenuto il 21 marzo scorso, presso la Parrocchia Buon Pastore di Caserta, la conferenza “Invisibili, donne vittime di tratta, fra strada, indoor e online”.
Sono intervenuti Sergio Nazzaro e Anna Pozzi, scrittori e giornalisti, rispettivamente esperti di mafia nigeriana, migrazioni e tratta; Maria Grazia Gianmarinaro, magistrato, già reporter speciale dell’ONU sulle tratte di persone; suor Rita Giaretta, già responsabile di Casa Rut di Caserta nonché fondatrice di Casa Magnificat di Roma.
Ultimo, ma non per importanza, l’intervento di Blessing OKOEDION, fondatrice e presidente di Weavers of Hope “Tessitori di speranza”.
Si è parlato di speranza, di integrazione, di dare voce alle vittime di tratta per comprendere i motivi della “partenza” e sostenerli nel loro percorso di inserimento sociale.
«O abbiamo una visione del mondo, o non abbiamo nulla» ha spiegato Sergio Nazzaro, «perché è facile puntare il dito sui migranti, sui “neri”, ritenendoli responsabili di tutti i problemi che ruotano sul fenomeno della tratta e sulla mafia nigeriana. Quello che invece dovremmo chiederci tutti è il perché scappano, perché vengono sfruttati e da chi. E pensare che ancora oggi si commette l’errore di credere che la mafia nigeriana sia in realtà un nascente gruppo criminale autonomo, totalmente indipendente dalle altre mafie italiane».
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