La Libreria Radici di Falciano del Massico chiude: “Quando una radice si secca bisogna tagliarla”

(di Marco Gallo) La Libreria Radici di Falciano del Massico chiude: “Quando una radice si secca bisogna tagliarla”

A meno di un anno dalla sua inaugurazione, chiude la libreria Radici di Falciano del Massico.

Il titolare, Carlo Amendola, guida ambientale escursionistica, dopo non poche difficoltà era riuscito ad avverare il suo sogno. Un sogno dolce, ma estremamente fuggevole.

In una dichiarazione sui social ha spiegato le ragioni che l’hanno indotto a chiudere definitivamente e a voltare pagina. “[…] Prima di alzare la saracinesca delineai 3 possibili scenari” ha spiegato Amendola, “sarebbe andata bene, sarebbe andata bene con fatica, sarebbe andata male fin dall’inizio. Per ognuno di questi scenari avevo già preparato un piano di attacco, perché non ho mai amato guardare in una sola direzione […] Purtroppo lo scenario che si è delineato subito è il terzo, e di mese in mese le cose non fanno che peggiorare. […] Credevo di poter contare su molte cose: la mia passione, innanzitutto, ma anche sulla sensibilità di tante persone verso un’attività mai vista prima sul territorio […] Le cose sono andate diversamente […] Ho deciso di chiudere questa parentesi meravigliosa ma difficile della mia vita. La Libreria Radici smetterà di esistere da qui a pochi mesi […] quando una radice si secca, non si può fare altro che tagliare e potare, per salvare quel che ha ancora linfa vitale […]”.

Le parole di Carlo Amendola sono dure, ma fanno riflettere. La Libreria Radici è l’esempio lampante di come la cultura stia diventando un monile da guardare in lontananza, senza comprenderlo, senza curarne l’enorme importanza che riveste.

Gabrielle Zevin, scrittrice statunitense scriveva: “Una città senza una libreria è una città senza cuore”.

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