

Parcomania? No Grazie. Giovedì sera presso la sala conferenze del Ristorante Villa Venere a Terzigno Napoli si è tenuta una conferenza stampa, organizzata dalla CONFAVI (confederazione delle associazioni venatorie italiane) sulla tematica ambientale dell’istituzione di un nuovo parco nazionale nell’area Casertana del Matese e sulla parcomania in generale. Serve davvero un altro parco? Per proteggere l’ambiente bisogna necessariamente creare un parco o un’aria protetta?
Queste rappresentano una risorsa o un limite alle attività della cultura rurale. A queste domande hanno risposto l’onorevole Sergio Berlato, deputato italiano al parlamento europeo e presidente nazionale dell’associazione per la cultura rurale e Giulia Sottoriva, presidente nazionale CONFAVI. Sono inoltre intervenuti l’avvocato Salvatore Serpico, presidente del club cacciatori etica libera isola D’Ischia e consigliere comunale del comune di Forio e Giancarlo D’Urso presidente regionale CONFAVI.
Ha moderato il dibattito il dibattito il giornalista Gianluca Asciolla. L’onorevole Berlato è stato categorico nella risposta: “l’ambiente si può tutelare senza costituire questi carrozzoni mangiasoldi che invece di favorire lo sviluppo del territorio e delle attività produttive, si traducono ina voragine che inghiottisce una parte consistente delle risorse pubbliche. Inoltre l’impatto devastante è sull’attività venatoria ma su tutte le attività come raccolta di erbe spontanee, agricoltura allevamento e tutte le attività imprenditoriali.
Spesso si spiega agli agricoltori che arriveranno delle risorse pubbliche che di solito non vengono erogate” Conclude Berlato. Per Giulia Sottoriva “l’attività venatoria è fortemente penalizzata dalla legge statale 157/92 di cui Confavi e l’associazione per la cultura rurale hanno chiesto la modifica”.
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