


Falerno del Massico: l’ eccellenza delle cantine falcianesi primeggia alla prima rassegna Beni Immateriali svoltasi, nei giorni scorsi, a Paestum.
Un primato all’interno della Terra Falerna che si consolida grazie ad una produzione vinicola caratterizzata dalla rete di micro imprese capaci di imporsi con bottiglie di pregio.
“Il riconoscimento di Bene Immateriale della regione Campania da tutelare, conservare e tramandare, riguarda il Falerno in sé ma, soprattutto, la cultura della coltivazione che fa si che esso rappresenti una civiltà. Il Falerno è un territorio e una civiltà.
Le bottiglie delle cantine Regina Viarum, Papa, Tenute Bianchino, Vezzoso e Santoro risultano le avanguardie di un’antichita’ che sa di futuro. Un nome altisonante, quello del Falerno che, nei prossimi anni, con il coordinamento dell’ amministrazione Fava – attraverso il supporto dell’ assessorato all’agricoltura- vedra’ affermarsi quale vino dal profondo significato culturale e storico. Bere Falerno sarà l’occasione per entrare nella Storia. Un privilegio che soltanto le cantine falcianesi potranno offrire al mondo”.
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