Mondragone: omaggio al filosofo mondragonese Pietro Taglialatela

(di Marco Gallo) Il 14 dicembre scorso si è tenuta la cerimonia di inaugurazione di un busto marmoreo in onore del filosofo mondragonese Pietro Taglialatela. Grazie all’impegno del comitato Quartiere Sant’Angelo e all’autorizzazione concessa dal Comune di Mondragone, la statua è stata posizionata davanti al palazzo Ducale e al Museo Civico-Archeologico Biagio Greco come simbolo di antiche memorie e rinascita culturale.

Ma chi era Pietro Taglialatela e cosa ha lasciato alla sua comunità?

La figura del filoso Pietro Taglialatela (1829-1913) continua a emergere nella memoria del territorio mondragonese come esempio di “pensatore civile”, profondamente legato alla sua comunità e attento ai grandi mutamenti del tempo. Per lui la filosofia non era solo un esercizio astratto, ma una riflessione interiore sulla concretezza della vita: il lavoro agricolo, le disuguaglianze sociali, il rapporto tra tradizione e progresso.Mondragone non è stato solo un luogo in cui nascere per Taglialatela, ma un vero e proprio “laboratorio etico”.

Inserito nel clima del Risorgimento e del primo Sato unitario, Pietro Taglialatela era convinto che la filosofia doveva contribuire alla formazione del cittadino come educazione al bene comune, al rispetto delle leggi giuste e alla dignità del lavoro. Non è mai entrato nei manuali di storia di filosofia, ma questo non gli preclude l’importanza culturale che ha rivestito. La sua figura ha contribuito silenziosamente alla costruzione dell’identità di un popolo: attenta al territorio e alla responsabilità morale dell’individuo.

In un’epoca di crisi del legame sociale, Pietro Taglialatela ci invita nuovamente a pensare la filosofia non come sapere distante, ma come pratica quotidiana di cittadinanza e cura della comunità.

(foto di Cosimo Antitomaso)

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