MONDRAGONE. Nel corso dei predisposti servizi di vigilanza nella stazione ferroviaria di Napoli Centrale, gli Agenti della Polfer partenopea apprendevano che una giovane viaggiatrice, del treno regionale diretto a Roma Termini, in partenza da questa stazione verso le ore 16,40, (quando era in sosta), era stata molestata sessualmente da un passeggero e nella circostanza, vistola piangere, altri viaggiatori erano intervenuti in sua difesa.
Scattavano immediatamente le indagini e si predisponeva una particolare intensificazione dei servizi di vigilanza sui treni diretti alla capitale. I servizi di presenziamento sui convogli, condotti dagli agenti della Squadra Amministrativa e della Squadra di Polizia Giudiziaria, in modo riservato, mimetizzandosi tra i pendolari, consentivano di individuare e poi identificare l’autore dell’insano gesto, e, poi, alcuni giorni dopo, di identificare la giovane ragazza, raccogliendo la denuncia di quanto le era accaduto.
Nonostante ciò le indagini e gli i appostamenti sui convogli proseguivano senza soluzione di continuità, consentendo agli investigatori di accertare che l’orco era un molestatore seriale, difatti venivano identificate numerose altre ragazze e giovani donne, (circa 10), tutte vittime degli approcci a sfondo sessuale del mostro, che avvicinava le sue prede quando costoro prendevano posto sul rotabile con largo anticipo rispetto all’orario di partenza e, pertanto nei momenti in cui il treno era ancora isolato. Egli, inizialmente riusciva a carpire la buona fede delle ragazze presentandosi per ciò che effettivamente era: dipendente dell’Esercito Italiano.
La certosina e meticolosa attività della Polfer di Napoli, costituita da appostamenti, pedinamenti ed altro, nel corso della quale venivano identificati e sentiti numerosi pendolari, consentiva di acquisire tutti i tasselli necessari per completare il mosaico investigativo che man mano si arricchiva sempre più di elementi probatori,difatti si accertava che M.P. di anni 37, di Mondragone, pochi giorni orsono, a Formia si era posizionato nei pressi di un istituto scolastico molestando le giovani studentesse all’uscita della scuola.
Tutti gli elementi raccolti venivano posti al vaglio dell’A.G. che emetteva un provvedimento restrittivo cautelare a carico di M.P., indagato per il reato di violenza sessuale, il quale, rintracciato presso il proprio posto di lavoro, veniva catturato ed immesso al regime degli arresti domiciliari in esecuzione della predetta Ordinanza.
L’incubo del molestatore sul treno NAPOLI-ROMA è finito. Le donne possono tornare a viaggiare tranquillamente e la Polizia Ferroviaria è sempre più presente in stazione e sui treni per garantire l’incolumità di tutti i viaggiatori.
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