La “Torre del Ballarino”: un tesoro romano alle porte di Mondragone
(di Marco Gallo) Lungo l’antico tracciato della via Appia, a pochi passi dal cimitero cittadino e immersa nel silenzio della campagna di località Ciaurro, sorge una delle testimonianze più suggestive della presenza romana nel territorio mondragonese: la cosiddetta Torre del Ballarino, conosciuta anche come Tomba del Paladino.

Un maestoso mausoleo risalente alla seconda metà del I° secolo a.C., che rappresenta un importante esempio di architettura funeraria romana. La sua imponenza colpisce ancora oggi: un parallelepipedo in blocchi di tufo alto oltre otto metri e largo più di sei, che si staglia solitario tra i campi, testimone silenzioso di un passato ricco di storia.
L’edificio, con ingresso rivolto verso il monte Petrino, custodisce al suo interno una camera sepolcrale quadrata di oltre tre metri per lato, coperta da una volta a botte perfettamente conservata. Sulla parete opposta, quella che guarda verso l’Appia antica, si intravede ancora una nicchia rettangolare situata a grande altezza: un elemento che, con ogni probabilità, ospitava un’iscrizione dedicatoria ovvero statue funerarie di alcune personalità del tempo.

Nonostante il nome – il termine Torre del Ballarino evoca leggende e racconti popolari – le sue origini risalgono al periodo in cui la via Appia rappresentava un importante asse di collegamento tra Roma e Brindisi. Alcuni storici ritengono che il sepolcro possa essere appartenuto a un personaggio di spicco di qualche nobile famiglia, come testimonia l’intera monumentalità del complesso.

Oggi il sito, pur attirando studiosi, curiosi e appassionati di storia locale, versa in stato di abbandono. Da decenni cittadini e associazioni culturali chiedono un intervento significativo su tutte le aree archeologiche che circondano e arricchiscono culturalmente la città di Mondragone. La torre del Ballarino, come altri pezzi di storia millenaria, deve necessariamente essere inserita nei percorsi turistico-archeologici situati lungo la via Appia (Patrimonio UNESCO).
Dunque, la riscoperta di questo straordinario monumento non è solo un omaggio alla memoria del passato, ma anche un’occasione per rilanciare l’identità storica di Mondragone; città che da sempre custodisce tra colline e campi preziose tracce di Roma antica.




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